L'ikebana, l’arte della composizione floreale giapponese è una partica spirituale molto antica. Promuove la consapevolezza, il rispetto e l'apprezzamento per la natura e trasmette le emozioni e la personalità dell'artista. Esistono importanti regole da rispettare. Prima di tutto le composizioni devono seguire sempre un sistema ternario, a formare di norma un triangolo. Lo stelo o gambo più alto, il più importante fra i tre, rappresenta il cielo , il secondo in ordine di altezza media indica l’Uomo, e l’ultimo infine sta ad indicare la Terra. Tutti gli elementi utilizzati nella costruzione dell'ikebana devono essere strettamente di natura organica, siano essi rami, foglie, erbe, o fiori.
Le origini dell'ikebana risalgono al VI secolo d.C., al periodo in cui il buddhismo, attraverso la Cina e la Corea, penetrò nell'arcipelago nipponico. Introducendovi anche l'usanza delle offerte floreali votive. Il primo stile, piuttosto elaborato fu il Rikka, che nella sua composizione comprendeva la presenza di sette elementi: tre rami principali e quattro secondari. In seguito fu elaborato uno stile più semplice, il Nageire, al quale seguì il Seika, un Rikka semplificato, meno austero del Nageire.